Come trasformare una tua passione nel tuo primo business digitale di successo (guida completa e pratica)

Ti invito ad andare su Google e cercare: “business online”.

Otterrai 11.510.000.000 risultati (in 0,34 secondi).

Questo, più di qualsiasi altra cosa, ti dà l’idea del momento storico in cui viviamo. 

Innanzitutto, le informazioni non sono mai state così abbondanti! Strabordano, sono ovunque e alla portata di tutti. 

Non solo.

Leggi attentamente ciò che sto per dirti: 

oggi c’è un business online per ognuno di noi. 

Ognuno di noi ha la possibilità di trovare il proprio modello di business. Scegliere che vita fare, cosa vendere, a che pubblico. 

Davvero, viviamo in un’epoca senza precedenti.

Ci sono due problemi però (che cercherò di risolvere con questo post). 

Il primo: molte persone non si sono ancora rese conto della quantità enorme di opportunità che abbiamo a disposizione oggi. 

Il secondo: abbiamo talmente tante opportunità, che spesso finiamo per paralizzarci e non coglierne nessuna. 

Quindi, in questo articolo ti aiuterò a capire se la strada che ho seguito io (e che mi ha dato più risultati di quelli che avrei potuto sognare) potrà fare anche al caso tuo. Accompagnandoti nei primi passi verso la creazione del tuo primo business digitale. 

Ma prima, capiamo cos’è un business digitale. 

E prima ancora, capiamo cosa NON è. 

Non è un modo per starcene seduti sul divano aspettando i bonifici fiocchino. 

Mi spiace, ma visualizzarci a non fare niente mentre guadagniamo come pazzi, sarà il modo peggiore per iniziare. 

Per quanto sembri assurdo, questo succede (davvero, non è una leggenda), ma DOPO aver fatto tanto tanto lavoro. 

Non c’è nulla di strano, se ci pensi. Accade lo stesso anche a Jeff Bezos, quando tu stai comprando la cover del telefono su Amazon mentre lui sta schiacciando un pisolino.

Ogni business online (o quasi) ti dà la possibilità di slegare le tue entrate dal tempo. Se ci sembra strano, è solo perché siamo stati abituati fin da piccoli a vendere proprio la cosa più preziosa che abbiamo a disposizione: proprio il nostro tempo. 

Quindi, sì: se farai le cose per bene, le persone ti pagheranno anche mentre sei sul divano. Ma no, questo non sarà automatico. E succederà solo se avrai fatto le mosse giuste prima (capiremo in questo post quali sono). 

Dunque: cos’è un business digitale? 

È un business che usa la rete (e soprattutto i social) per vendere prodotti o servizi a dei clienti. 

Semplice, vero? 

Quindi, ti servono: 

  1. Uno o più canali social 
  2. Dei prodotti o servizi da vendere
  3. Dei clienti che li vogliano comprare 

Non è più complicato di così. 

Ma ti chiederai: quale business dovrei iniziare? Cosa dovrei vendere? E a chi? 

Ora lo capiamo. 

Per motivi pratici (a meno che tu non voglia che questo post diventi un libro) non posso elencare e approfondire nel dettaglio OGNI tipo di business online esistente (anche perché ci sono centinaia di articoli che lo fanno già).

Ma ci tengo comunque a farti una panoramica dei principali, così che tu possa avere un’idea su quello che fa per te. Con alla fine anche un approfondimento speciale sul tipo di business che ho seguito io (e che consiglio anche a te, per tantissimi motivi che vedremo a breve). 

Non male, vero? 

Partiamo. 

Vendere prodotti fisici online (e-commerce, dropshipping, Amazon FBA…)

Se vuoi vendere prodotti fisici online, devi in qualche modo creare un e-commerce. 

In altre parole, metti un prodotto su un sito (o una piattaforma) e lo vendi. 

Ci sono tanti modi per farlo. Puoi addirittura vendere qualcosa che non possiedi o che non tieni in un tuo magazzino, come succede col dropshipping e con Amazon FBA. 

Ma la sostanza rimane la stessa. Trovi un prodotto vincente e lo vendi a dei clienti. 

Ora, questo modello ha dei pro e dei contro. 

Innanzitutto, è vero: è un business digitale. E questo significa che puoi gestirlo tranquillamente da casa o da una spiaggia. Ma è anche vero che non vendi prodotti digitali. 

È quindi un business digitale con prodotti fisici. E questo va benissimo, ma ha dei limiti dovuti proprio alla fisicità dei prodotti. 

Se vendi cibo, prima o poi andrà a male. Se vendi opere d’arte, potrebbero essere danneggiate. Se vendi bocce di profumo, potrebbero rompersi in viaggio. La spedizione potrebbe avere ritardi. Eccetera, eccetera… 

Senza contare che, solitamente, dovrai acquistare i prodotti o i materiali (anticipando soldi) prima di poterli vendere. E in alcuni casi dovrai tenerli in casa (o in un magazzino) e organizzare anche la logistica, le spedizioni e tutto il resto. 

Fantastico, ma come avrai capito, non è la tipologia di business che ho scelto. 

E questo proprio perché ha i limiti che riassumevo sopra. Che non ti permettono di avere quella libertà totale che molti di noi cercano in un business digitale. 

Andiamo quindi al livello successivo. 

Affiliazioni 

Qui siamo sicuramente molto più digitali! E abbiamo risolto tante rotture di scatole organizzative. 

Non dobbiamo acquistare prodotti o materie prime da rivendere e non dobbiamo avere magazzini o occuparci di alcun aspetto logistico. 

Dobbiamo solo VENDERE prodotti. 

Prodotti di altri, che ci daranno una commissione sulla vendita. 

Ti faccio un esempio:  potrei dirti che faccio video su YouTube da 4 anni. E che questa è la videocamera che mi ha accompagnato nel mio percorso.  

Se tu cliccherai su quel link (che ti porta direttamente ad Amazon) e acquisterai quella videocamera, Amazon mi pagherà una commissione. 

Semplice, no? 

Io non dovrò fare nient’altro. Se non magari convincerti nelle righe successive di quanto quella videocamera sia pratica, leggera e di quanto mi abbia semplificato la vita come content creator. 

Potrei fare lo stesso con un video YouTube. Potrei passare il video a parlarti della mia attrezzatura e lasciarti i link in descrizione per acquistare gli stessi strumenti che uso io. 

Quei link, se saranno link affiliati, mi daranno una commissione su tutti gli acquisti effettuati dal mio pubblico. 

Ora: quali contro può avere questo modello, apparentemente perfetto? 

Il principale è questo: i prodotti che vendi (in questo caso la videocamera e l’attrezzatura) non sono i tuoi. Quindi ti prenderai solo una piccola (o relativamente piccola) percentuale sulla vendita. E questo significa che dovrai vendere TANTI prodotti per guadagnare bene. 

In altre parole: ti servirà molto traffico. Tante persone che leggono il tuo blog, tante persone che guardano i tuoi video YouTube, tante persone che cliccano sulle pubblicità che creerai per vendere quei prodotti. 

Come deciderai di far girare quel link è indifferente (blog, youtube, pubblicità…). Ti servirà comunque tanto traffico. Ossia tante persone che ci cliccano sopra e comprano quel prodotto. 

E il traffico richiede soldi (pubblicità) o tempo (un blog con tanti lettori). Oltre che ovviamente skill (un blog seguito deve essere scritto in un certo modo e una pubblicità efficace deve essere fatta bene). 

Troverai alcuni link affiliati sotto i miei video YouTube e magari ne troverai qualcuno anche su questo blog. 

Sono un buon modo per consigliarti prodotti che ho impiegato mesi a trovare e coi quali mi sono trovata molto bene, guadagnando una piccola commissione sui tuoi acquisti (non pagata da te, ma da Amazon). 

Ad ogni modo, ti confesso che le affiliazioni non sono neanche lontanamente il mio modello di business principale. Ossia la mia fonte di reddito prevalente.

E lo stesso (se vuoi il mio parere) dovrebbe valere per te.  

Coaching 

Se ci fai caso, io mi definisco ancora una Instagram Coach. Anche se, come vedremo a breve, faccio ormai ben poche coaching. 

Però una cosa è certa: il modello del coach ha tanti punti a favore. 

Un coach è una persona che aiuta altre persone, facendosi solitamente pagare per il tempo impiegato (e per il valore portato).

Un lato positivo è che ci sono coach in QUALSIASI settore. E questo significa che ognuno può studiare e approfondire un argomento che ama, diventando competente abbastanza per aiutare un’altra persona. 

Non è stupendo? 

Ti faccio un esempio. 

Chiara ama le piante e i fiori. Ha creato un piccolo giardino in casa sua, con peonie, rose, azalee… inizia a postare contenuti su Instagram, nei quali mostra le proprie piante, come le travasa, come le ripara dalla pioggia, eccetera. 

Quello che succederà è che altre persone interessate alle piante, noteranno i contenuti di Chiara. E le lasceranno like, commenti, dm. Molto probabilmente le chiederanno come ha fatto a far crescere quel fiordaliso in modo così sano e rigoglioso. O vorranno sapere perché, al contrario, le loro piante finiscono sempre per appassire. 

Ecco, Chiara potrà aiutare quelle persone, attraverso delle sessioni di coaching a pagamento. 

Lo stesso avverrà per Marco che fa il personal trainer e fa coaching su Zoom in cui segue i propri clienti e consiglia loro esercizi, piani di allenamento personalizzati e dritte di alimentazione.

Idem per Jessica, che legge i tarocchi alle persone, in call su Google Meet o Zoom o Skype. 

Fare il coach è in assoluto il modo più rapido e semplice per mettere a frutto una tua competenza o passione. 

È uno scambio di competenze e informazioni, che viene pagato da chi le riceve. 

Questo senza magazzini, corrieri, materie prime da acquistare (come avviene quando vendi prodotti fisici). 

E senza dover passare anni a creare un blog (o un canale YouTube) di successo che ti permetta di vendere tanti prodotti in affiliazione. 

Ovviamente non significa che, una volta creata una tua audience sui social (in qualità di, per esempio, garden coach) tu non possa vendere anche prodotti in affiliazione. 

Quando avrai una bella community di appassionati di piante, sarà abbastanza semplice vendere in affiliazione prodotti di giardinaggio, magari arrivando a guadagnare centinaia o migliaia di euro al mese. 

Ma non partirei con quell’obiettivo. Perché, appunto, ci vorrà tempo.

E soprattutto perché, quando metterai online le tue passioni, la prima cosa che le persone vorranno, sarà interagire con te, avere il tuo punto di vista e i tuoi consigli. 

E questo è proprio il mestiere del coach! 

Ora, non può essere tutto perfetto. 

Quindi, parliamo anche dei “contro”. 

Innanzitutto, come avrai capito, un coach vende il proprio tempo. 

Quindi, se andrà bene, ti ritroverai presto il calendario pieno di coaching 1:1. 

E, sempre se andrà bene, quelle sessioni di coaching te le farai retribuire bene. 

Però questo significa che, se nel giorno x avrai la febbre e il mal di gola, non potrai lavorare e quindi non guadagnerai. 

Hai capito: il tuo business dipenderà al 100% dalla tua presenza. 

Presenza che potrà non essere fisica, ma anche solo online. 

Quindi certo, potrai lavorare come coach anche da casa tua o da qualsiasi parte nel mondo (anche dalla famosa spiaggia). Ma dovrai comunque esserci per i tuoi clienti. 

Per questo il coaching è (a mio parere e nella maggior parte dei casi) il miglior metodo per iniziare a guadagnare online e per monetizzare la tua passione (e la tua community). 

Ma non è il punto d’arrivo. 

Quando sarai un coach (o una coach) di successo e vorrai fare il salto di qualità, ecco cosa ti consiglio di fare. 

Vendi il tuo videocorso 

La vendita di corsi è l’equivalente del mestiere del coach, sotto steroidi. 

Infatti ti permette di aiutare le persone (come faresti con le coaching) ma SENZA dover essere presente in ogni singola coach. 

Questo perché avrai impacchettato le tue conoscenze in un videocorso. E ciò ti permetterà di aiutare contemporaneamente Marta, Giulia, Paolo ed Emanuele. Che da 4 location diverse, si connetteranno contemporaneamente al tuo corso online e impareranno tutto ciò che hai da insegnare loro. 

Mentre tu sarai su quel famoso divano a rilassarti 🙂

Ora, come dicevo, tutto ciò non è automatico. E il processo per arrivare a vendere videocorsi è questo (memorizzalo bene): 

  1. Trova una tua passione 
  2. Crea una community di persone con quell’interesse
  3. Aiuta le persone che ti seguono a raggiungere i risultati che desiderano (come coach)
  4. Scala la tua attività di coach, organizzando le tue conoscenze in un video corso 

Questi 4 step ti possono portare a guadagnare migliaia di euro (o decine di migliaia, se non centinaia di migliaia) al mese. 

Da casa, vivendo dove vuoi. Senza capi, magazzini, dogane, prodotti da acquistare e rivendere e tutto il resto. 

Ovviamente è un processo graduale. 

Ma, per fortuna, ho passato gli ultimi anni a perfezionare ogni singola fase, quindi… 

Ecco i 4 step dettagliati e definitivi per arrivare a guadagnare online (quanto vuoi) monetizzando una tua passione. 

  1. Trova la tua passione. 

Oggi viviamo nell’era delle passioni.

Guardati in giro: ci sono creator che guadagnano milioni di euro recensendo cellulari e altri che hanno centinaia di migliaia di follower postando video di ricette. 

Partiamo dicendo che c’è passione e passione. E tu dovresti trovare qualcosa che non solo ami, ma che ti viene anche bene e nella quale potresti aiutare qualcuno. 

Negli ultimi anni è diventato celebre il concetto di Ikigai: 

Schema che spiega il concetto di Ikigai
Il concetto di Ikigai

La mia versione è un po’ diversa, ed è l’intersezione tra:

Formazione: ciò su cui ti sei formato o formata.

Esperienze: le esperienze di vita che hai fatto (di qualsiasi tipo). 

Passioni: ciò che ti piace fare.

L’intersezione tra questi 3 mondi, ti porterà ad essere rilevante per qualcuno. A crearti un’audience e a poter creare un tuo business digitale

È più semplice di quanto sembri. 

Potresti amare la pasticceria, la fotografia analogica, la seduzione, la produzione di musica elettronica…

Potresti persino amare dormire e (con un po’ di studio e di lavoro) diventare un coach del sonno! 

(È un esempio, ma seguimi).

Quante persone hanno disturbi del sonno, e sarebbero disposte a pagarti molto bene per aiutarle a dormire meglio? Milioni!

Quando dico che oggi le possibilità sono infinite, sono seria. Viviamo in un momento in cui puoi monetizzare anche la tua passione per i pisolini pomeridiani. 

Una volta identificata una tua possibile passione (quella cosa che ti piacerebbe fare di lavoro ogni giorno), sulla quale hai anche conoscenze ed esperienza, passiamo quindi al punto successivo.

  1. Crea la tua community. 

Identificare la passione su cui focalizzarti è molto importante, perché, una volta fatto, ti attenderà TANTO lavoro. 

Ma, proprio perché lavorerai in un campo che ami, quel lavoro non ti peserà. Sarà qualcosa che faresti anche gratis e che quindi amerai ancora di più fare in cambio di denaro. 

Il primo tipo di lavoro di cui parlo, è la creazione di una tua community. 

Oggi una community è come un caveau pieno di lingotti d’oro. 

Lavoreresti qualche mese o anno, per costruirti un caveau pieno di lingotti d’oro? Molto probabilmente sì. 

Ecco, ti consiglio di entrare nella stessa ottica per creare una tua community. 

Una community è un asset che vale molto più dell’oro. 

E per questo vale la pena capire come crearti la tua. 

Tra l’altro, se ti interessa farlo, qui ho una lezione gratis di 60 minuti che ti guiderà passo passo. 

Decine di migliaia di persone l’hanno già seguito e hanno ottenuto gratis i loro primi risultati. 

(Al suo interno ti aiuterò anche a capire qual è la tua passione e a muovere i primi passi per monetizzarla). 

Ad ogni modo, per creare la tua community, dovrai creare contenuti. 

Oggi non si scappa, se non crei contenuti, non esisti. 

Questi contenuti aiuteranno chi ti segue a capire quanto sei esperto o esperta. Daranno a te la chance di continuare a metterti alla prova in quel campo e attireranno nuove persone (che ancora non ti conoscono) e che ti scopriranno e inizieranno a seguirti. 

Su quale piattaforma dovresti concentrarti? 

I social oggi sono tantissimi e ognuno ha la sua peculiarità. 

  • YouTube? Ottimo asset nel lungo periodo, ma richiede molto tempo per crescere. 
  • Facebook? Adatto per alcuni mercati, ma un po’ superato. 
  • TikTok? La visibilità non è più quella di anni fa e non è facilissimo monetizzarlo. 
  • LinkedIn? Più specifico e adatto soprattutto per situazioni business e b2b, in cui parli ad altri professionisti. 
  • Instagram? È ancora lo standard. La piattaforma più matura, usata da tutti, ingegnerizzata per far guadagnare i creator e sulla quale è ancora possibile crescere in modo molto interessante. 

Ogni caso è diverso, ma penso che Instagram oggi sia LA piattaforma, necessaria per la maggior parte dei creator. 

Quella dove, nel minor tempo possibile, puoi veder arrivare il mix perfetto tra crescita e guadagni. 

Quindi, scegli la tua passione, crea contenuti e costruisci la tua community (io ti consiglio di farlo su Instagram). 

Dopodiché…

  1. Vendi le tue conoscenze come coach. 

Ti insegno per filo e per segno come avviare la tua attività come coach in Instagram Pills Academy: il mio corso completo su come creare la tua community da 10.000 persone su Instagram e monetizzarla tramite le coaching. 

Se non sei ancora dentro, ti consiglio di nuovo la mia lezione introduttiva (e gratuita) di 60 minuti: Domina il gioco su Instagram.

Ti aiuterà anche a capire se questo percorso fa per te. 

Ad ogni modo, senza entrare nel tecnico, è piuttosto semplice. 

Crei contenuti, attiri persone e dai a queste persone la possibilità di prenotare una sessione di coaching con te. O di acquistare pacchetti da più sessioni. 

Ho già spiegato nel dettaglio i pro e i contro delle coaching, quindi non li ripeterò. 

Però voglio dirti una cosa: un grande PRO delle coaching è che ti permetteranno di parlare direttamente col tuo pubblico, con le persone che ti seguono e coi tuoi clienti. E questo ti darà una MAREA di idee per creare nuovi contenuti. 

Magari capirai che tutti i tuoi follower (che ti seguono per capire come riprendersi da una brutta separazione con la propria fidanzata) vogliono capire come tornare a uscire e ad approcciare nuove ragazze. 

E quindi farai contenuti proprio su questo. Contenuti che andranno virali (perché interessano al tuo pubblico) e che ti daranno una montagna di visibilità (e ti faranno vendere molte più coaching). 

Sarà un circolo virtuoso che non solo ti permetterà di monetizzare la tua audience occupandoti di ciò che ami, non solo ti permetterà di aiutare chi ti segue, ma ti aiuterà anche a creare contenuti migliori e crescere di più, molto più velocemente!

Il che mi porta all’ultimo punto. 

Ciò che ti consiglio di fare quando la tua carriera come coach sarà ormai avviata e vorrai passare al livello successivo. 

  1. Crea (e vendi) il tuo primo video corso. 

Arrivati a questo punto, avrai creato una tua community di persone che apprezzano ciò che fai e che desiderano avere il tuo aiuto (anche a pagamento) per migliorare in ciò che insegni. 

Ripeto: qualsiasi cosa sia. 

Ho studenti che fanno coaching ai genitori su come comunicare meglio con i figli, altre che insegnano alle donne a prendersi cura dei propri ricci, altri ancora che insegnano dizione…

Nota bene che non importa la grandezza della tua community. Potresti avere 100.000 follower, così come 10.000 o anche 1.000. 

Finché le persone ti seguiranno per un motivo (ad esempio: perché amano i tuoi consigli di cucina) e saranno disposte a pagare per delle coaching in cui le aiuti, sarai a cavallo. 

Come dicevamo, a questo punto potrai aggiungere alle coaching un videocorso. 

Dico aggiungere, proprio perché non devi per forza sostituire le coaching

Se oggi fai 3 coaching al giorno, domani potrai benissimo ridurne il numero e farne una sola. Ma affiancare a questa attività la vendita del tuo corso. 

Così lavorerai per meno ore, ma guadagnerai lo stesso (o anche di più). 

Insomma, il bello di questo mestiere è che sei tu a decidere quanto lavorare. 

Potresti tenerti la mattina libera e riempirti il calendario di coaching al pomeriggio. O il contrario. 

Guadagnando intanto anche con il tuo videocorso. 

Potresti anche creare percorsi ibridi, in cui le persone acquistano un tuo corso E delle sessioni di coaching.

Fidati. Quando questo succederà (e se seguirai gli step che ti ho dato, succederà) ricorderai i tempi in cui dovevi timbrare il cartellino in ufficio con una risata. 

Ma entriamo ora nel vivo della questione. 

Come puoi creare il tuo primo videocorso? 

Arrivati a questo punto avrai già accumulato le conoscenze necessarie per creare un corso tutto tuo. Dovrai solo prendere ciò che trasmetti nelle coaching 1:1 e impacchettarlo in un corso, in vari moduli e lezioni. 

La parola chiave è ORGANIZZARE le tue conoscenze in un metodo. 

Stai creando un prodotto (il corso) che potrai ovviamente rivedere nel tempo, ma che idealmente potrai vendere tale e quale per i mesi a seguire. 

Quindi ti consiglio di registrarlo al meglio 🙂

Non serve attrezzatura super costosa, anche una buona webcam o un buon telefono, con la giusta illuminazione, possono bastare. 

Io ho registrato il mio primo corso nel 2020. E da allora l’ho rinnovato ben 6 volte. 

Questo ti fa capire che dovrai: 

  1. Registrarlo al meglio delle tue possibilità attuali 
  2. Prepararti comunque ad aggiornarlo e migliorarlo nel tempo

Se la passione attorno alla quale hai deciso di creare la tua community è la cucina, vorrei spronarti a creare un corso di cucina veramente di valore. Che possa aiutare tante persone e darti una montagna di soddisfazioni!

Ovviamente, il marketing e la vendita del tuo corso sono un discorso a parte, per il quale ti consiglio davvero la lezione che ho preparato, che trovi qui

Ora vorrei più che altro farti vedere come, da una semplice passione, siamo arrivati (in 4 step) a creare un vero e proprio business online. 

Questo senza: 

  • Assumere dipendenti
  • Chiedere finanziamenti o cercare investitori
  • Gestire spedizioni, magazzini e tutto il resto

Ma al contrario, usando unicamente: 

  • Le tue conoscenze e passioni
  • Una connessione a internet
  • Un profilo social (in questo caso, Instagram)

E ti dirò di più. Molte persone si bloccano proprio sul primo punto. 

Non riescono a identificare quella passione o competenza che altre persone sarebbero disposte a pagarci per apprendere. 

Per questo voglio farti un esempio estremo, che spero possa esserti molto utile. 

Prendiamo Marco (nome di fantasia). Marco è uno sfigato. O almeno, si sente tale. Pensa di non avere nessuna competenza.

È stato mollato dalla sua ragazza, dopo una storia di 10 anni. 

Si sente veramente uno schifo, è sotto a un treno. Questo momento di difficoltà però lo spinge (dopo qualche settimana passata a piangersi addosso) a farsi forza e ad affrontare di petto la situazione. 

Si iscrive a qualche corso a riguardo, apprende tecniche di auto-aiuto, torna ad allenarsi dopo tanto tempo. 

Dopo qualche mese duro, si ritrova più in forma, sicuro e carismatico di prima. E capisce che il processo che ha seguito, potrebbe essere utile a tante altre persone. 

Marco non ha certificati che attestano la sua capacità di uscire da una separazione, la prova è lui stesso! Attraverso le difficoltà, ha sviluppato una competenza. 

Inizia così a creare contenuti sui social in cui parla di come ha affrontato quel periodo infernale, in cui dà consigli pratici ad altri ragazzi che si sono trovati o si trovano ora nella stessa situazione.  

Marco crea così la sua community. Diventa un piccolo faro per tanti altri giovani abbattuti. E siccome le richieste di aiuto vanno ben oltre la creazione di post (le persone vogliono il suo aiuto diretto!) Marco diventa piano piano un coach. Il nome si sparge e le richieste di coaching diventano sempre più frequenti. 

Non solo Marco è uscito da quella situazione dura, non solo ha aiutato altre decine o centinaia di ragazzi a uscirne, ma ora ha il calendario pieno! 

E la cosa più bella è che guadagna facendo ciò che ama. 

Quel lavoro ha un profondo significato per lui, perché sa quanto quelle cose sono state importanti per risollevarsi e vede quanto sono utili per i clienti che si affidano a lui. 

Decide quindi di fare il passo successivo. Si prende un mesetto di tempo per mettere nero su bianco tutte le sue tecniche, organizzate in moduli. Gli escono 5 moduli da 10 lezioni ciascuno. Lì dentro c’è tutto ciò che ha imparato nel corso degli anni!

Marco quindi si prende una videocamera (o usa la webcam del computer o il telefono, oppure ancora chiede aiuto a un amico videomaker) e registra il suo corso. Che poi venderà online. 

Se vorrà potrà continuare a fare coaching 1:1. Ma avrà aggiunto dei ricavi che non dipendono dal suo tempo. E che potranno aiutare molte più persone contemporaneamente. 

Davvero, non è più complicato di così. 

È raro vedere una persona più soddisfatta di chi lavora facendo ciò che ama, continuando ad affinare le proprie competenze e diventando ogni giorno una persona migliore. 

Certo, il mestiere del coach e course creator non è per chi vuole sedersi sugli allori o avere “il posto fisso”. 

Come dicevo, richiede passione, studio e voglia di mettersi in gioco. 

Ma le possibilità sono infinite (e non dimentichiamoci di una cosa: i margini sono anche molto più alti di un business fisico). 

Pensaci: se vendi prodotti fisici, dovrai pagare le materie prime. Vendendo coaching o corsi digitali, avrai di solito margini MOLTO più alti. 

Ma al di là di questo, scoprirai soprattutto cosa significa aiutare gli altri. 

Per esempio, non conto più le lettere, i dm di ringraziamenti, i regali che i miei studenti mi hanno mandato nel corso degli anni. 

(Questo, per esempio, è un quadro, fatto da Claudia).

Dipinto creato da una studentessa di Instagram Pills Academy di Arianna Cavina

E tutto questo perché ho messo a disposizione degli altri le mie conoscenze su come creare una community su Instagram, farla crescere e creare un business online basato sulle coach e i video corsi. 

Quindi, se ti interessa seguire questo percorso, sai da dove partire. 

Ecco un piccolo recap: 

1. Trova una tua passione (parti ora!)

2. Crea una community di persone con quell’interesse

3. Aiuta le persone che ti seguono a raggiungere i risultati che desiderano (come coach)

4. Scala la tua attività di coach, organizzando le tue conoscenze in un video corso.

    Se vuoi capire qual è la tua passione o competenza e vuoi comprendere come creare la tua community, questa è la lezione che fa per te

    Se invece hai già una community e vuoi creare il tuo primo videocorso, parti da qui.

    Posso dirti che viviamo in un’epoca stupenda. E che non hai più bisogno di passare le ore su Google o YouTube a cercare il business che fa per te. 

    Se ciò che abbiamo detto ti risuona, parti da qua

    Io fino a tre anni fa facevo la magazziniera. Sognavo una vita diversa, ma non avrei mai pensato di poter raggiungere questi risultati in così poco tempo. 

    C’è stato tanto lavoro? Sì. Ma è stato il lavoro più bello del mondo. 

    Ogni giorno mi sveglio, pensando alla vita che ho costruito aiutando migliaia di altre persone. E sai cosa? Questa è una soddisfazione che nessun altro lavoro mi avrebbe dato. 

    Se senti di poter dare di più e di voler aiutare gli altri sul tuo percorso, inizia ora. 

    Spero che questo post ti sia stato utile a comprendere la strada. Fammelo sapere, taggandomi nelle stories su Instagram – mi trovi come @cavinaarianna.

    Alla tua crescita, 

    Arianna 

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