Come usare il social proof strategicamente
I social networks sono un alleato prezioso per ogni business ed oggi vedremo perchè bisogna inserire il social proof nella propria social media strategy.
Il termine social proof è stato coniato dallo psicologo Robert Cialdini.
E’ il fenomeno psicologico e sociologico che porta le persone, in una determinata situazione, a copiare le azioni degli altri perché sentono il bisogno innato di conformarsi.
Cosa significa? Quando non siamo sicuri di come agire, guardiamo cosa fanno gli altri (siano essi amici, esperti o celebrità) dando per scontato che loro conoscano più cose di noi e che quindi sappiano come comportarsi nel modo più appropriato.
Perché applicare il social proof al marketing?
Pensa a quante volte hai deciso di acquistare un prodotto perchè qualcuno te lo ha suggerito o sai che una persona che conosci ha avuto una esperienza positiva.
Applicato al marketing allora può essere il fattore decisivo che scatena una reazione emozionale nel consumatore e che influenza positivamente le sue opinioni e decisioni.
Esempi di social proof possono essere una foto mentre una persona usa il nostro prodotto, un premio, una recensione degli utenti.
Può arrivare dai clienti, da professionisti o colleghi del nostro settore di appartenenza, dalla stampa, e così via.
Tutto ciò può convincere il potenziale cliente che è ancora in dubbio ad acquistare dalla nostra azienda per tre motivi fondamentali:
- si crea fiducia: è la dimostrazione che il prodotto/servizio ha un valore;
- si gioca sulla FOMO, ovvero fear of missing out: si è naturalmente spinti all’acquisto dal timore di perdere un’occasione;
- si stabilisce autorità: si è visti come esperti e professionisti credibili.
Possiamo usare il social proof per creare dei contenuti da pubblicare sui canali social.
Tipi di social proof da sfruttare
Una risorsa importantissima per le conversioni sono i casi studio.
Qui si può raccontare più in profondità la relazione tra noi e il nostro cliente, per mostrare al pubblico come sviluppiamo i rapporti di business e quali sono i risultati ottenuti.
Abbiamo tanti clienti felici? Benissimo, utilizziamo le loro recensioni oppure chiediamogli di diventare testimonials.
In questo modo le altre persone possono identificarsi con la loro storia personale e ciò li ispira ed invoglia ad agire di conseguenza, cioè acquistare.
Ho già sottolineato qualche settimana fa sul blog di quanto siano utili i contenuti UGC, cioè i contenuti generati direttamente dagli utenti per creare una strategia di marketing personalizzato.
Possono essere utilizzati anche come social proof: se siamo noi a dire che il nostro prodotto è pazzesco, può sempre essere messa in dubbio la nostra onestà da parte di chi non ci conosce.
Se invece sono altre persone comuni che parlano bene della nostra azienda e di ciò che offriamo, oppure che fanno vedere come utilizzano il nostro prodotto, questo tipo di contenuto è più credibile agli occhi del potenziale cliente.
Ora siccome questi sono contenuti creati dagli utenti, prima di condividerli è meglio fare un controllo di qualità per verificare anche che siano in linea con il nostro tono di voce aziendale.
Riflessioni conclusive
I clienti però non sono l’unica fonte di social proof: se abbiamo conquistato dei premi o riconoscimenti, dobbiamo farlo sapere e condividerlo sui nostri canali.
A volte il social proof non dobbiamo neanche cercarlo perchè magari ci arriva direttamente dalla nostra community o dalla stampa, ecc.
In caso contrario è buona pratica analizzare il web per raccogliere informazioni su cosa viene detto sulla nostra azienda o prodotto/servizio e monitorare la brand awareness per capire come siamo dal pubblico.