Come Instagram mi ha salvato la vita (e perché ora può rivoluzionare la tua)

Gli ultimi 8 anni sulla piattaforma hanno cambiato la mia vita (ecco come potrai cambiare la tua nei prossimi 8 minuti). 

Questa non è una storia da “prima” e “dopo”. 

Non è un’avventura con cure miracolose, soluzioni pronte e rivoluzioni dalla notte al giorno. 

È una storia lunga 8 anni, fatta di alti e bassi. Quindi, sarò sincera: se non hai pazienza, molto probabilmente non fa per te. 

La mia carriera su Instagram: l’inizio

Ho però due buone notizie da darti: 

  1. Ciò che ti aspetta, ti piacerà talmente tanto, che il tempo volerà. 
  2. Quello che io ho impiegato 8 anni a capire, tu potrai capirlo in 8 minuti (circa quanto impiegherai a leggere questo articolo) e applicarlo in 8 mesi (o comunque nel prossimo anno). 

Considerato che ora ho: 

  • 160.000 follower veri
  • Un business con oltre 5.000 clienti
  • Un team di 8 persone 
  • E un fatturato sopra al milione di euro 

8 minuti per apprendere tutto ciò che ho imparato, non è male, non trovi? 

Partiamo dall’inizio. 

Questa sarà una doppia storia. 

Da un lato ti mostrerò come sono cambiata in questi anni (chissenefrega, dirai 😅).

Dall’altro ti mostrerò (e questa è la parte interessante) come è cambiata Instagram. 

Questo doppio racconto ti aiuterà a capire come potrai rivoluzionare la tua vita, se saprai usare Instagram in modo strategico nei prossimi mesi. 

Così che tu, come me, possa realizzare i tuoi sogni e creare la vita che desideri, forte della mia esperienza e usando uno degli strumenti più potenti (e gratuiti) che abbiamo a disposizione oggi. 

Iniziamo dalla fase 1: 

VORREI, MA NON POSTO. 

Prendo in prestito il titolo della canzone di Fedez e J Ax, che qualche anno fa è stata la colonna sonora estiva di tutti noi, volenti o nolenti.

Questo titolo è perfetto, perché rappresenta la situazione iniziale in cui molti di noi si trovano (o si sono trovati). 

Vorremmo pubblicare contenuti, ma ci vergogniamo. Vorremmo esprimerci, ma pensiamo che gli altri ci giudicheranno, ci prenderanno in giro, rideranno di noi. 

È stato lo stesso per me. 

Nella mente visualizzavo le mie compagne di classe (persone con cui avevo pochissimo in comune e che non ho più frequentato dopo le superiori) a ridere di me. 

E quindi mi limitavo a qualche post innocente, che non scontentasse nessuno. Un paio di spritz, per dire. 

Profilo IG Arianna Cavina 2013
https://www.instagram.com/p/aBrgTsAYjJ/

Va detto che allora Instagram era un social totalmente diverso! 

Hai notato che non c’erano neanche gli hashtag? 

Comunque, se ci pensi, questo è lo stadio in cui la maggior parte delle persone ancora oggi si ferma:

ha delle passioni, delle idee, qualcosa da condividere con gli altri. 

Ma non lo fa. 

Si vergogna e rimane al sicuro nel proprio angolino. Usa Instagram come consumatore, non come creator. Non dando veramente qualcosa di valore agli altri. 

Questo è un grave errore. E mi sono accorta dell’enorme differenza che può fare nella tua vita, non appena ho iniziato a comportarmi diversamente…

È lì che tutto è cambiato per sempre. 

VOLEVO FARE L’INFLUENCER.

Ecco un’altra foto per te:

Volevo fare l'influencer Arianna Cavina
https://www.instagram.com/p/_HY2ejgYl9

Noti qualche differenza? 

Sì, sono arrivati gli hashtag. Ma c’è altro. 

Ho iniziato a mostrarmi. E non solo: ho iniziato a condividere la mia passione: la moda. 

Qualsiasi idea tu abbia del mondo della moda, era ciò che amavo. 

Avevo studiato moda alle superiori. Ma, una volta diplomata, mi ero scontrata con il muro della realtà: non potevo permettermi le costosissime accademie che avrei voluto frequentare per proseguire gli studi. 

Piccoli effetti collaterali del non essere nati in una famiglia ricca.

Così, l’unica alternativa rimasta era andare a lavorare.

Il piano era mettere da parte i soldi necessari per continuare a studiare. Ma ho presto capito che avrei dovuto “farmi il mazzo” per 20 anni per potermi permettere quelle accademie.

Questo per poter accedere al mondo della moda come modellista ed essere assunta dalle aziende dei miei sogni. 

A quell’epoca lavoravo come commessa. Una sorta di piano b per rimanere pur sempre nel mondo dell’abbigliamento (anche se non era proprio la stessa cosa). 

Ti faccio immaginare la situazione: 

stipendio minimo, un capo che mi trattava come uno zerbino e tante serate in cui finivo a piangere da sola in camera mia. 

Hai mai provato quella sensazione? La sensazione di non aver trovato il tuo posto nel mondo e di star vivendo la vita di qualcun altro? 

Da quella frustrazione è nato il mio desiderio di crearmi un’alternativa. 

Era un pomeriggio di mezza estate, lo ricorderò per sempre. 

Io e mia sorella Alessia eravamo in giardino insieme a Lucia, un’amica. 

Proprio lei, a un certo punto, mi guarda e mi dice:

“Ari, ma tu la segui Chiara Ferragni?”.

Non avevo mai sentito parlare di Chiara Ferragni. E quando Lucia mi ha spiegato che, tramite un profilo Instagram, postava foto di come si vestiva, venendo anche pagata per farlo, ho capito che quella strada avrebbe potuto cambiarmi la vita. 

Avrei potuto lavorare nel mondo della moda senza dovermi indebitare per studiare in accademia e farmi assumere dalle aziende! 

Da lì è nato tutto.

Ricordo un pranzo di famiglia in cui presi coraggio, mi alzai da tavola e chiesi se qualcuno voleva prestarsi a farmi delle foto.

Nell’imbarazzo generale, succede ciò che non avrei mai immaginato. Ad alzare la mano è mia nonna. Che diventa così la mia fotografa ufficiale. 

Da quel giorno io e mia nonna iniziamo a svegliarci presto al sabato mattina e partiamo alle 5 per andare al mare a fare le foto.

Io ero iper esigente, ora me ne rendo conto, volevo che tutto fosse perfetto. E mia nonna è stata una santa a sopportarmi e supportarmi. 

Nonostante dietro ci fosse tanto lavoro, potremmo dire che allora postavo “semplicemente” i miei outfit. 

E lo ripeto: Instagram era un luogo totalmente diverso rispetto a oggi. 

Non c’erano i Reels e da un certo punto di vista la concorrenza era minima. Per emergere bastava esserci, con costanza e con delle foto carine e Instagram-friendly.

Arianna Cavina profilo Instagram 2016
https://www.instagram.com/p/BC55fT6AYrC/

Il mio profilo inizia così a crescere, le interazioni salgono. Mi sto avvicinando al mio sogno. 

Ma mi rendo presto conto di una grande (e dura) verità. 

I FOLLOWER NON FANNO LA FELICITÀ.

Se ti stai chiedendo: 

quindi hai creato un business da un milione di euro l’anno, postando foto dei tuoi outfit? 

La risposta è no. 

Capiamoci, i risultati in termini di follower sono arrivati (soprattutto dopo che ho iniziato a leggere guide e blog per capire come potevo crescere). 

E una cosa l’avrai notata dalle foto precedenti. 

I 14 like degli spritz erano diventati 240 nella seconda foto e 1160 nella terza. 

E quando i like iniziano ad arrivare, arrivano anche i brand…

Esempio profilo Instagram collaborazione con i brand
https://www.instagram.com/p/BDlLhnDgYji/
Cavina Arianna profilo Instagram 2016
https://www.instagram.com/p/BKRF0fxgkYd/

A quel punto, stavo davvero camminando sulle nuvole. 

Ricevevo prodotti, ero pagata per indossarli, venivo invitata ad eventi…

Lo studio di Instagram stava dando i suoi frutti. E mettendoci tutta me stessa, ero riuscita a collaborare con brand quali Amazon, Nivea, Daniel Wellington…

Per una ragazza della provincia romagnola, cresciuta con il desiderio di lavorare nel mondo della moda (ma senza i soldi per potersi permettere di finire gli studi) era un sogno. 

Ma, come avrai intuito dal titolo di questo capitolo, mi sono presto svegliata. 

Alle 5:50, per la precisione, ogni mattina. Per andare a servire caffè e cappuccini. 

Arianna Cavina quando lavorava come barista
https://www.instagram.com/p/CU9vloHINmY/

Questo era il mio bagno di realtà quotidiano. 

Online ero Arianna Cavina l’influencer. Nella vita vera, ero Arianna Cavina la barista. 

La verità era che con i like non ci pagavo l’affitto. Ed ero quindi costretta a fare lavori che potessero darmi da vivere. Prima come commessa, poi come barista. 

Un ambiente sicuramente più piacevole rispetto a prima, ma che mi metteva davanti a un bivio. Non potevo continuare a portare avanti Instagram con i ritmi del lavoro in un bar. 

Quindi un bel giorno succede l’inevitabile: mollo il lavoro. E siccome non sono ancora autonoma, vado a lavorare come magazziniera. 

Questo lavoro era ciò che cercavo. Un ambiente più positivo rispetto al negozio di abbigliamento, con due giorni di pausa a settimana, che mi permettevano di portare avanti il mio profilo. 

Lì, le cose iniziano a decollare. E un bel giorno riesco a coronare un mio grande sogno: essere invitata alla Milano Fashion Week!

Mi ritrovo quindi alle sfilate, fianco a fianco con le influencer che avevo sempre seguito. 

Ero lì, dove avevo sempre desiderato essere. Eppure, qualcosa non andava. Per quanto sembri incredibile, non mi sentivo nel posto giusto. 

Non mi sentivo a casa. 

Era un mondo che avevo sempre idealizzato. E appena ci ero arrivata, appena lo avevo vissuto da dentro, mi ero sentita un pesce fuor d’acqua. 

Che fare? 

Avevo sprecato anni della mia vita? 

Avevo sbagliato tutto? 

Iniziai a pensare di non essere fatta per la vita che avevo sempre sognato. Forse era meglio rassegnarmi a vivere in modo “normale” come tutti gli altri…

In quel momento, mi misi in ascolto. Cercavo un segnale, da dentro o da fuori di me. E notai un fatto inaspettato, che non avevo mai considerato…

Sempre più persone mi contattavano per chiedermi:

“Come hai fatto?”

“Come sei riuscita a crescere così tanto?”

“Come hai fatto ad arrivare a collaborare con quei brand?”

Perché quindi non provare la strada della social media manager? 

Porto il mio CV in giro per varie agenzie di Faenza (la mia città) e vengo richiamata da tantissime. 

Quello che mi stupisce è che tutte cercano persone capaci di usare i social non solo “in teoria”, ma anche nella pratica. E i miei risultati sono il miglior biglietto da visita. 

Inizio quindi uno stage (non retribuito) in una di queste. Continuando intanto a lavorare come magazziniera. 

D’altronde, non avevo la pretesa di essere pagata fin da subito. Il mio obiettivo era capire se quella strada mi avrebbe portato verso una direzione che mi piacesse di più di ciò che stavo facendo. 

Certo, mi costava fatica andare in agenzia dopo 8 ore passate in magazzino. E magari passarne altre 3-4 a fare foto e contenuti. 

Però volevo trovare la mia strada. 

Ci metto quindi tutto l’impegno possibile, finché, dopo 2 mesi… vengo lasciata dal mio ragazzo, dopo una storia di 6 anni. 

Quella è la goccia che fa traboccare il vaso. 

Avevo passato anni della mia vita a cercare di diventare un’influencer, senza guadagnarci praticamente nulla e capendo che non era neanche la mia strada. Questo mentre lavoravo 12 ore al giorno per uno stipendio minimo. E ora, ciliegina sulla torta, ero anche appena stata mollata. 

La mia vita era un disastro. Mi sentivo un fallimento totale, sotto ogni punto di vista. 

Ma come spesso accade dai momenti di crisi, arrivò anche un nuovo inizio. 

Ed è lì che ho incontrato Francesco. 

Francesco era l’unica persona con cui potevo parlare di digital. Ricordo quando al nostro primo appuntamento ci ritrovammo seduti sui gradini della Piazza del Popolo a Faenza, a parlare dei blog e podcast di digital marketing che seguivamo. 

Da tempo volevo fare qualcosa che mettesse a frutto le mie skill su Instagram e aiutasse le tante persone che mi chiedevano una mano (qualcosa che andasse al di là dello stage nell’agenzia o della carriera da influencer).

Ma ero sempre stata circondata da persone che non mi supportavano. 

E oggi so che il supporto delle persone attorno a te è un fattore fondamentale. Che può fare una differenza abissale nella tua capacità di perseguire e raggiungere i tuoi obiettivi. 

Questo perché, se non avrai almeno una persona che ti supporta e con la quale confrontarti, sarà molto difficile avanzare e realizzare i tuoi sogni. 

Sarà come scalare una montagna con un’enorme zavorra ai piedi. Non impossibile, ma molto molto difficile. 

Tornando a noi, inizio quindi a studiare, ma non più solo su come crescere su Instagram (quello ormai lo avevo capito!). 

Inizio a capire come monetizzare il mio profilo. 

Come renderlo il mio unico lavoro, per poter vivere di ciò che amo fare, senza essere costretta a lavorare in bar, negozi, magazzini. 

Senza un capo e senza un ufficio. Essendo al comando di me stessa e della mia vita. 

E finalmente arrivo alla soluzione. 

GLI IMPRENDITORI DIGITALI SONO I NUOVI INFLUENCER

Avevo azzeccato il cosa usare (Instagram) ma non il come usarlo. 

Avevo il sogno di vivere di collaborazioni. Ma mi ero presto resa conto che (a meno che tu non abbia un account con milioni di follower) è molto difficile riuscirci. Senza contare che quell’ambiente fatto di collaborazioni altisonanti, regali e apparenza non faceva per me. 

C’era un modo molto più intelligente per fare di Instagram il mio lavoro: condividere ciò che sapevo fare (non foto di borse o scarpe), aiutare le persone con i miei contenuti e vendere le mie conoscenze a chi voleva fare sul serio. 

Ossia, fare il mestiere della coach e course creator. 

Oggi è incredibile ripercorrere all’indietro il percorso a zig zag che mi ha portato fino a questa realizzazione. 

Anni di tentativi, esperimenti, con mille lavori diversi, notti insonni, momenti di euforia e altri di sconforto totale. 

Ma una cosa è certa: mi avevano portato sulla strada giusta, la mia strada. 

Oggi so che il mestiere del coach o course creator è stupendo. 

Puoi aiutare e supportare gli altri, occupandoti di ciò che ami, lavorando da casa e promuovendoti online attraverso Instagram. 

È un uso di Instagram molto più intelligente rispetto al voler diventare influencer. Molto più libero e molto più redditizio. 

Che ti permette di non dover dipendere dai brand, ma di poter creare la tua piccola (o grande) attività in modo totalmente autonomo. 

Tornando quindi alla conclusione della storia, dopo quella realizzazione, scelgo di investire su questa strada, mi formo e mi sento pronta per fare il “grande salto”. 

Pronta per dare alle persone ciò che già da tanto tempo mi chiedevano. 

Come spesso accade, lì è arrivata l’occasione ideale: la pandemia. 

Rimango così a casa dal mio lavoro da magazziniera e posso mettermi a lavorare sulla prima versione del mio primissimo corso: 

Instapills Academy. 

Se lo conosci nella sua versione di oggi (il nome si è evoluto in Instagram Pills Academy) posso dirti che allora era veramente una piccolissima frazione di ciò che è oggi.

21 lezioni (ora ce ne sono 69).    

5 ore di corso (ora sono 14). 

Ma era un inizio nella direzione giusta. Il 9 febbraio decisi di metterlo in vendita a 97 euro e ricevetti ben 4 vendite! 

Potrai pensare che 388 euro in totale (lordi) non siano nulla

Molte persone risero o mi dissero di cambiare strada. Ma io ero felicissima!

Quei soldi, anche se pochi, li avevo guadagnati facendo ciò che amavo (anche se, per tutto quel tempo, non me ne ero accorta). Mi piaceva conoscere Instagram e il mondo online e renderlo uno strumento di crescita, sulla piattaforma e nella vita!

Continuai quindi a lavorarci, giorno dopo giorno. E i risultati diventarono esponenziali. 

Da quelle vendite il 9 febbraio 2020, arrivai a fatturare i miei primi 100.000 euro (lo stesso anno!)

Ero senza parole. 

L’anno dopo il fatturato diventò di 500.000. 

E quello dopo superò il milione di euro. 

La mia piccola attività, il mio piccolo esperimento, erano diventati una vera e propria azienda, con me e Francesco (il mio ragazzo) come soci, altri 7 collaboratori fantastici e più di 5.000 clienti e con una marea di vite cambiate per il meglio. 

Recensione studentessa di Arianna Cavina
Recensione Instagram Pills Academy di Ilaria Oliviero
Recensione IPA Mamma_Ciuffa
Recensione IPA di Alessandra_Interiors

Tutto questo perché: 

  1. Mi ero messa su Instagram (non da consumatrice di contenuti, ma da creatrice)
  2. Avevo capito come crescere sulla piattaforma
  3. Avevo iniziato a condividere valore per gli altri (e non solo outfit)

Che è esattamente ciò che consiglio di fare a te nel 2023. 

Come avrai capito, oggi Instagram (rispetto ad anni fa), è cambiata radicalmente. 

Non è più solo un luogo dove mostrare una bella borsa o una cena. È prima di tutto un incubatore di passioni. Dove ognuno di noi può coltivare la propria e condividerla con gli altri, creandosi un seguito di persone che non vorranno solo lasciarti una marea di like, ma vorranno imparare da te, comprare i tuoi servizi e affidarsi a te per migliorare la propria vita. 

Io ci ho messo 8 anni a capirlo. E ora so che, se lo avessi capito prima, probabilmente la piattaforma non sarebbe stata ancora pronta. 

Oggi, è pronta. 

Da app per condividere foto, è diventato un luogo ingegnerizzato per far guadagnare i creator attraverso le proprie passioni e i propri interessi. 

Qualcosa che non è mai stato possibile fare nella Storia. 

E se hai letto fino a qui la mia avventura, hai capito che per me non è stato facile. Anzi. 

Ma, come ti dicevo, tu ora puoi avvantaggiarti della mia esperienza, e accelerare di dieci volte i tuoi risultati. 

E se la domanda che ti stai probabilmente facendo è…

È troppo tardi? 

La risposta è no. 

Potrei farti decine di esempi (ma ne hai sicuramente in testa altrettanti tu) di creator che hanno iniziato a pubblicare un anno o due fa e ora hanno centinaia di migliaia se non in certi casi addirittura milioni di follower. 

Io stessa sono cresciuta di oltre 50.000 follower solo nell’ultimo anno!

Questo nonostante molti dicano che “oggi su Instagram non si cresce”. 

Voglio dirti qualcosa di importante.

Io sono certa che ognuno di noi abbia una passione che può mettere online. Anche tu. 

Ma so anche che spesso ciò che manca alle persone è la conoscenza e un percorso chiaro per farla funzionare. 

Per questo, su questo blog troverai tantissime risorse gratuite per crescere con successo OGGI sulla piattaforma. 

Insieme a storie un po’ più lunghe, come questa. Che spero abbiano la capacità di ispirarti e guidarti sul tuo percorso. 

Tra l’altro, se ancora non l’hai fatto (e ciò che hai letto finora ha mosso la tua curiosità) ti invito a guardare il mio webinar gratuito di 60 minuti Domina il gioco su Instagram.

Webinar gratuito di Arianna Cavina "Domina il gioco su Instagram"

Concludendo, non posso sapere in che momento della tua vita ti trovi. 

Se anche tu come me senti il desiderio di vivere una vita non ordinaria.

Se è così, in questo blog potrai sentirti a casa. Prendilo come un luogo sicuro, dove aggiungere benzina al fuoco delle tue passioni e dei tuoi sogni. 

Questa era la mia storia. 

Una storia a lieto fine, ma anche una storia ancora tutta da scrivere. 

Spero che sarà lo stesso per la tua. 

Inizia a scrivere il tuo prossimo capitolo. Ora. 

E, se vuoi, condividi questo post con chi dovrebbe leggerlo.

Alla tua crescita, 

Arianna 

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